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Lo scorso 27 maggio l’ Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) ha accolto nei laboratori nazionali di Frascati (LNF) circa duemila persone in occasione dell’ “Open Labs 2023”.
L’evento prevedeva attività sia per adulti, come dimostrazioni scientifiche e visite guidate a laboratori, siti sperimentali e al Bruno Touschek Visitor Centre, varie conferenze condotte da personaggi di spicco del settore (quali Pia Astone, Primo Ricercatore INFN al Dipartimento di Fisica dell’Universita’ di Roma “La Sapienza”, Umberto Guidoni, noto astronauta e astrofisico, Guido Tonelli, fisico e divulgatore scientifico, e Vincenzo Schettini, divulgatore scientifico sui social), e un’escape room, sia per bambini, quali il laboratorio di pasticceria “protonica”, il planetario INAF, e la “scienza della pizza”.
Oltre che al normale pubblico, l’INFN ha dato la possibilità alle scuole di tutta la regione Lazio di far partecipare alcuni dei propri studenti come veri e propri membri dello staff, a stretto contatto con i ricercatori. Vista l’esclusività dell’evento e il numero di scuola partecipanti, il Marconi ha potuto mandare solo sei dei suoi studenti, e io ho avuto la fortuna di essere stato uno di loro.
Noi “studenti – staff”, siamo stati convocati ai laboratori di Frascati cinque giorni prima di “Open Labs”, cosicché i responsabili dell’evento potessero illustrare i diversi incarichi e i luoghi in cui avremmo lavorato, e assegnare a ognuno il proprio compito. Io mi sono proposto per l’assistenza alle guide a DaФne, l’unico acceleratore di particelle (elettroni e positroni) in Italia, curioso di scoprirne il funzionamento e consapevole del fatto che, facendo il quinto e avendo trattato meccanica quantistica in orario scolastico, sarebbe stato un argomento interessante e arricchente, anche in vista dell’esame di stato.
In questa giornata a noi dedicata, ci è stata data l’occasione, oltre al breve briefing iniziale riguardante la storia dei laboratori di Frascati, di visitare tutti i luoghi degli esperimenti, fra cui KLOE-2 (esperimento che studiò il meccanismo del mescolamento dei quark nel Modello Standard, e in funzione fino al 2018), il cui funzionamento ci è stato spiegato direttamente dall’ex Technical Manager, nonchè Primo Ricercatore INFN, Danilo Domenici, molto disponibile nel rispondere alle nostre interminabili domande riguardo la fisica particellare.
Per quanto riguarda il giorno dell’evento, invece, ho passato la totalità del mio turno all’interno della struttura che ospita l’acceleratore particellare DaФne, e a gestire le entrate e le uscite dei gruppi per le visite guidate. Stando, però, a stretto contatto con il ricercatore-guida, ho potuto assistere direttamente alle visite e scoprire la storia, il funzionamento, e tutti i segreti di questa magnifica struttura e degli apparati con cui collabora (KLOE, FINUDA, DEAR, SIDDHARTA).
Inoltre, sono riuscito a incontrare e a scambiare due parole con il prof. Vincenzo Schettini, professore di fisica seguitissimo sui social con il canale “La fisica che ci piace”.
Questo incontro, decisamente inaspettato, è stato come la ciliegina sulla torta di un’esperienza entusiasmante e coinvolgente.
Inizialmente, avendo partecipato ad un altro interessante progetto organizzato dall’INFN in collaborazione con l’università “La Sapienza” (LAB2GO), le mie aspettative erano alte, tant’è che non avevo esitato un secondo ad accettare la proposta di partecipazione. Tuttavia l’esperienza di “Open Labs” è andata decisamente oltre le aspettative iniziali. Mi ha permesso non solo di immergermi completamente nella fisica, ma anche di immedesimarmi nella vita di un ricercatore INFN, anche se solo per poche ore.
Di Matteo Carroni 5DSA
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